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  • Legge Stabilità: 23mila esodati senza salvaguardia

    25/11/2015

     Riceviamo dal dottor Mario Casale

     

    Esodati è un brutto termine. Significa che delle persone, uomini e donne, hanno concordato con l'azienda una fuoriuscita dal lavoro per andare in pensione. Naturalmente prima della maledetta legge Fornero-Monti, che ha massacrato il mondo del lavoro e delle pensioni. La situazione era drammatica, il Paese sull'orlo del fallimento per il debito pubblico alle stelle, spred a oltre 500 punti dopo un ennesimo governo Berlusconi affaccendato in tutt'altre faccende,e governo europeo rigido sulle misure di austerità che, poi si vedrà, ridurranno in povertà Grecia, Spagna e Italia. Nel frattempo in Italia si fanno le riforme, termine abusatissimo per intendere che vengono ridimensionati i diritti di tante persone e aumentato il potere di pochi privilegiati, sempre gli stessi. E infatti era innaturale aspettarsi riforme serie da parte di dirigenti politici e istituzionali provenienti da una personale formazione politica e culturale distante dagli operai, dai disoccupati, dai pensionati e....dalla scuola. Sono indignato e rischio di apparire saccente, ma l'attuale riforma istituzionale, con il Senato frantumato e parlamentari designati o eletti con i comitati elettorali personali, porta il nome della on. Boschi che proprio non appare il massimo della competenza al riguardo. E analogo ragionamento si può fare sull'on. Madia, per la pubblica amministrazione, e per il presidente del consiglio Renzi, tanto interessato alla rottamazione, soprattutto della sinistra. Ma il vuoto politico dell'attuale PDR (Partito Di Renzi) è imbarazzante per tutti.

    In questo quadro gli esodati interpretano il ruolo di "rottamati" da una scelta di governo, moderato-molto moderato, che appare sempre molto impegnato a risolvere le piccole cose e mai seriamente impegnato a risolvere i problemi delle persone che hanno lavorato una vita e ora si vedono costrette a battagliare ancora per il riconoscimento di un diritto pienamente maturato. Insomma ancora 26.000 persone che fanno i conti con la quotidianità pesante di sospensione di un minimo di stipendio, peraltro maturato, mentre questo governo, come i precedenti, non intende intervenire sui grandi patrimoni, i grandi privilegi e anche la grande corruzione di cui è permeata questa nostra società. Il governo rimane in superficie, mentre le disuguaglianze sono profonde e divisive: ma non ci si salva individualmente, è assolutamente indispensabile recuperare una politica progressista di solidarietà, di rilancio di investimenti pubblici al Sud, di soluzioni immediate ed efficaci per gli esodati che hanno avuto la sventura di imbattersi in governanti filo industriali e chiacchieroni.

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    • 26/11/2015 | 12:00

      antonio ha scritto:

      povera Italia in mano agli imbroglioni di tutte le categorie governative che aiutano i ricchi e fanno morire di fame i poveri. In questa Italia dove un tempo vivevano ...santi poeti e navigatori ... oggi ci vivono ...ladri turbatori menefreghisti e razziatori !