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  • Italiani pazzi per il gioco d'azzardo. Non solo slot: ogni anno 2 miliardi di 'Gratta e vinci'

    19/11/2015

     E così vengono introdotti nuovi giochi!

     In particolare sono 57 i diversi “gratta e vinci”,

     11 le lotterie,

     cinque i giochi tipo Superenalotto,

     

    in due parole, più pubblicità e tasse un po’ più elevate per chi gestisce il mercato, ma occorre dire basta al gioco d'azzardo iniziamo a vietarne la pubblicità.

     

    La legge di Stabilità aumenta le tasse sulle macchinette, ma sana quelle irregolari e rinnova tutte le concessioni in scadenza e sana circa 5mila negozi, centri scommesse, o corner irregolari.

     Le cifre

     2012 gli italiani hanno 'grattato' 2 miliardi.

    2013 gli italiani hanno “grattato”1 miliardo e 970 milioni.

    2014 gli italiani hanno “grattato”1 miliardo e 904 milioni.

    Contrazione avvenuta per le altre molteplici possibilità di gioco con una spesa procapite passata dai 355 euro del 2001 ai 1400 euro nel 2012.

    «Quanti sono i biglietti del tipo “Gratta e Vinci” venduti negli anni 2012, 2013 e 2014?».

     98 milioni e 187mila tagliandi, di ogni forma e colore;

    Al momento l’unica azione possibile è fermare la pubblicità in primis La RAI e Le Poste potrebbero autocensurarsi .

    Le tentazioni d’altronde si sono moltiplicate, così come i luoghi di vendita, che sono bar, autogrill, tabaccherie, edicole

     

    Per lo Stato, quello delle cosiddette “vincite istantanee” è dunque un buon business, che frutta ogni anno più o meno un miliardo e mezzo di euro, al netto di quanto destinato per legge nelle vincite. 

     

    La legge di stabilità, però, non si pone il problema. Interviene solo sulle slot, alzando - come detto - la tassazione, con il prelievo erariale unico (il Preu) che passa per le Newslot dal 13 per cento al 15, e per le Vtl (le macchine di nuova generazione in cui, oltre alle monete, si possono inserire banconote) dal 5 per cento al 5,5.

     

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    • 19/11/2015 | 12:00

      alberto ha scritto:

      pur di guadagnare stato e commercianti non hanno più pudore

    • 23/11/2015 | 12:00

      Valentina M. ha scritto:

      Per non parlare del fatto che l'elevato (e sempre crescente) numero di persone afflitte da disturbi psicologici legati al gioco d'azzardo complusivo, favorito e sostenuto da un sistema rinforzante il meccanismo patologico stesso, si rivolge a servizi clinici pubblici già esautorati dalla normale richiesta di aiuto. Sembra un meccanismo autoriverberante: lo Stato favorisce patologie che hanno pesanti ripercussioni sul piano personale, sociale, famigliare e lavorativo di un individuo, non potendo poi farsi carico di aiutarlo. E' una questione complessa che richiederebbe un profondo ripensamento e un intervento ben più complesso a carico di tutte le istituzioni, perché possa essere -anche minimamente- arginato.