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  • A Pasqua senza soldi...

    18/04/2014

    per la verità anche a Natale passato. Un aspetto che riguarda molte persone in questo periodo, ma io penso ora a tutti i dipendenti del territorio che sono in cassa integrazione straordinaria, magari con il contratto di solidarietà, e che non hanno ancora visto emanato il decreto ministeriale con il quale si autorizza la richiesta e si consente all'Inps di erogare i pagamenti per le ore non lavorate. Attualmente il Ministero del Lavoro, settore ammortizzatori sociali, sta elaborando le richiesta dei mesi di settembre e ottobre 2013 e comunica che non prima di due mesi è in grado di dare informazioni concrete sulle domanda presentate a gennaio 2014. Il ritardo ministeriale è dovuto all'aumentato carico di lavoro che non riesce a smaltire in tempi accettabili. Ciò significa che i lavoratori che da gennaio sono in contratto di solidarietà, in genere al 50% di riduzione di orario, dovranno aspettare almeno fino a luglio per la eventuale emanazione del decreto, aspettare ancora che l'Inps predisponga i conteggi e ottenere quanto spettante in...autunno! E nel frattempo? Si dice che ci saranno gli 80 euro promessi dal governo, evidentemente non basteranno, anzi sembrano una piccola provocazione a fronte di un profondissimo malessere che investe tante persone. Ho personalmente proposto al Ministro di aumentare il personale addetto alla lavorazione delle pratiche di Cigs per accelerare il lavoro ma, in tempi di tagli alla pubblica amministrazione, neppure a parlarne. In soldoni significa che gli effetti dei tagli ricadranno essenzialmente sui ceti meno abbienti, e non è una novità. Segnalo, comunque, per obiettività che quando si è trattato di risolvere un analogo problema che riguardava la Micron i tempi sono stati accelerati e ai dipendenti giustamente è stato risparmiato un ulteriore disagio. Ho proposto, in alternativa, di modificare le competenze per l'approvazione di una richiesta di Cigs decentrando alle locali direzioni del lavoro del territorio la pratica completa con parere vincolante, delegando alla struttura centrale soltanto la firma del decreto. In questo modo si avvicinano le esigenze di imprese e lavoratori alle strutture territoriali e si alleggeriscono e velocizzano le funzioni del Ministero del lavoro. Infine non si impoveriscono ulteriormente le condizioni di vita di migliaia di persone. In Marsica e non solo. Finora nessuna risposta, intanto a Pasqua senza soldi. 17 aprile 2014 *prof*. *mario casale*

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