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  • Prof- Recchia: "Il dossier sui tumori è inattendibile"

    27/03/2014

          Il Centro Giuridico del Cittadino ha ritenuto utile riproporre l'intervista di Monica Santellocco al Professor Recchia apparsa su terremarsicane  il 23 gennaio del 2014.L'intervista anticipa ciò che oggi è su tutti le prime pagine dei giornali nazionali.   Un grazie a Monmca ed a Terremarsicane.     23 Gennaio, 2014 - 23:27 | Monica Santellocco Articolo preso da WWW.terremarsicane.it           Marsica ? Cresce lo sgomento e l'indignazione tra la popolazione alla luce di quanto emerso dal documento diffuso dal Forum abruzzese dei movimento per l'acqua "Analisi della prevalenza dei tumori nei Comuni della Regione Abruzzo ? anno 2006-2011". Il dossier è stato realizzato nel 2012, commissionato a quattro esperti - Manzoli, Di Candia, Flacco, Muraglia - dall'Agenzia Sanitaria Regionale abruzzese, però mai divulgato dalla stessa. Tra le pagine del dossier, dati estremamente preoccupanti. Addirittura, per alcune zone della Marsica, i tassi di prevalenza delle patologie tumorali sono assimilabili, pari o addirittura superiori, in alcuni casi, a quelli riscontrati a Bussi sul Tirino - località emblema della devastazione conseguente all'avvelenamento di terra e acqua, con aumento esponenziale di casi di tumore - dagli specialisti che hanno curato il dossier. Dalle tabelle rileviamo ad esempio che, per un tasso di prevalenza (SMR) regionale pari a 100, nel triennio 2006-2008 il tasso è 170 (+70%) , ma ad Aielli è pari a 174, Cerchio 158, Celano 162. Non molto meglio Avezzano, 138 ;Collelongo , 154 San Benedetto dei Marsi, 144. Questa analisi è stata condotta secondo un approccio descrittivo, ed è fondata principalmente sui dati di ricovero per cause tumorali negli ospedali abruzzesi, in assenza di un registro dati mai istituito nella regione, che consentirebbe una valutazione molto più approfondita e completa. In particolare, in Abruzzo manca il Registro dei Tumori,uno strumento fondamentale per la valutazione reale riguardo all'incidenza (nuovi casi all'anno) , prevalenza ( quanti cittadini del territorio esaminato convivono con un tumore), mortalità, trend, confronti tra registri regionali e internazionali. REGISTRI DEI TUMORI ( AIRTUM ) I risultati della ricerca evidenziano comunque alcune situazioni che, secondo gli stessi autori, dovrebbero essere attentamente approfondite e fatte oggetto di analisi epidemiologiche estese. "In conclusione ? si legge nel dossier - questa stima della distribuzione geografica della prevalenza di tumori solidi ed ematologici ha permesso di evidenziare alcune aree critiche, nelle quali il tasso standardizzato di tumori è stato significativamente superiore allo standard regionale in entrambi i trienni considerati». Sui social network, e non solo, si sono susseguite testimonianze a supporto di quella che è una percezione diffusa,da ben prima della pubblicazione del dossier, e cioè che si sia verificato, e prosegua, un forte aumento delle patologie tumorali. In particolare, di alcune forme tumorali. Anche recentemente, in relazione a delle criticità del territorio marsicano, erano stati evidenziati  segnali tutt'altro che rassicuranti Ma quanto è fondata, questa percezione, e quanto attendibile può essere considerato questo tipo di studio? Lo abbiamo chiesto ad un luminare del settore oncologico, il Prof. Francesco Recchia, per anni primario del reparto di oncologia dell'ospedale " Ss. Filippo e Nicola " di Avezzano, il quale anche recentemente ha suscitato l'interesse, ed il plauso, del mondo scientifico internazionale per le ricerche condotte e le terapie innovative messe a punto. Professor Recchia, Lei ha dichiarato in più di un 'occasione che , secondo le Sue valutazioni, non c'è stato, nella Marsica, un aumento di casi di tumore superiore alla media nazionale. Conferma? " Confermo pienamente. Non si può parlare di un aumento che si discosti in modo rilevante dai dati delle percentuali nazionali. Ho potuto osservare nella zona una maggiore incidenza di alcuni tipi di tumore, rispetto ad altri, come ad esempio quelli che colpiscono l'apparato gastro digerente, però,  al riguardo, ritengo che il dato sia correlato alla maggiore diffusione di epatiti di tipo B e C, dunque le epatiti trasmesse per contagio". Come valuta il 'Dossier Tumori'? "Non lo reputo assolutamente attendibile. Ci sono ben altre analisi epidemiologiche da condurre, non ci si improvvisa epidemiologi. Vanno raccolti dati diversi e con altre metodologie. Valutate le variabili. Ad esempio, in questa zona ci sono numerosi immigrati, e un numero considerevole tra essi di fumatori, fatalmente esposti quindi ad una maggiore probabilità di sviluppare patologie tumorali del polmone. Nella Marsica sono insediate industrie potenzialmente 'ad alto rischio inquinamento', operative da anni, come anche criticità nel territorio legate a  pratiche 'croniche' come lo smaltimento illegale di rifiuti, tra altre. Ha rilevato variazioni significative al riguardo? " No, assolutamente. Per quelli che sono i dati che ho potuto apprezzare, non ci sono evidenze di questo genere, elementi che potessero indicare una significativa incidenza di patologie connesse a certi tipi di elementi potenzialmente inquinanti". Perché non è mai stato istituito un Registro dei Tumori? " Il Registro dei Tumori è uno strumento prezioso, che sarebbe decisamente utile predisporre. Ma è un lavoro considerevole, occorrono professionalità, specialisti, fondi. Credo che la Regione Abruzzo non lo abbia istituito proprio per motivi economici, e non credo sarà in grado di farlo, non a breve, almeno". Un contributo dunque, quello offerto dal Professor Recchia, in netta contraddizione con quanto espresso dagli esperti che hanno prodotto il dossier. La preoccupazione però tra i cittadini è cresciuta, e si fanno incalzanti anche le domande. In primo luogo, perché non è stato reso noto dalla committente il dossier? Chi ha deciso cosa è bene far sapere ai cittadini e cosa no, e perché? Ancora, come hanno operato, ed operano, gli organi preposti al monitoraggio della salute dei territori, soprattutto in presenza di situazioni potenzialmente ad alto rischio, gli amministratori degli stessi territori? Intanto, I consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Antonio Saia hanno presentato un' interpellanza al presidente Chiodi per sapere come mai non è stata reso pubblico lo studio. Augusto De Sanctis, del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua, pur riconoscendo la necessità di provvedere ad un'analisi epidemiologica di dettaglio nelle aree che appaiono più critiche, come del resto specificato anche dagli autori della ricerca, ha rimarcato" Esistono precise responsabilità da parte degli enti pubblici nell'assicurare adeguate misure per prevenire l'insorgere di malattie nella popolazione su cui incidono fattori ambientali quali l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo. In presenza di accertate condizioni di criticità, in attesa di approfondimenti, bisognerebbe applicare rigorosamente il Principio di Precauzione". - See more at: http://www.terremarsicane.it/content/recchia-il-dossier-sui-tumori-%C3%A8-inattendibile#sthash.lwvvuRln.dpuf      

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