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  • Agevolazioni legge 104: novità in arrivo per conviventi e coppie di fatto

    09/10/2016

     Da Redazione    leggiOggi.it

    28 settembre 2016 

     

    D’ora in poi anche i conviventi delle persone affette da disabilità potranno usufruire della Legge 104 del 1992. Non soltanto, quindi, i coniugi e i parenti fino al secondo grado, ma anche i partner non sposati dei disabili potranno beneficiare dei permessi della 104 per prestare assistenza al proprio compagno.

    Permessi Legge 104: incostituzionale non includere i conviventi

    La Corte Costituzionale, con la sentenza num. 213 del 23 settembre 2016, ha stabilito chepossono usufruire dei 3 giorni di permesso mensile retribuito anche i conviventi dei cittadini disabili. Le novità, però, non si fermano qui in quanto la limitazione ai soli coniugi e parenti di secondo grado prevista dalla norma è stata definita incostituzionale.

    Dalla sentenza num. 213 della Corte Costituzionale, infatti, si apprende che “è irragionevole che nell’elencazione dei soggetti legittimati a fruire del permesso mensile” previsto dalla Legge 104 “non sia incluso il convivente della persona con handicap in situazione di gravità”.

    A fondamento della pronuncia, il diritto alla salute psico-fisica di ogni cittadino con handicap, diritto che deve essere garantito e tutelato “sia come singolo che in quanto facente parte di una formazione sociale”, intesa come “ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione”.

    In base alla sentenza della Corte di Cassazione, l’esclusione dei conviventi dal beneficio di permesso dal lavoro e assistenza al cittadino con handicap viola gli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione.

    L’articolo 2 della Costituzione

    Esso riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo “sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”, mentre l’articolo 3 stabilisce in maniera complementare che è compito della Repubblica “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che impediscano il pieno sviluppo della persona umana.

    L’articolo 32 della Costituzione

    Tale articolo afferma che la Repubblica “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo” e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nella garanzia della salute e dei diritti inviolabili per tutti è da leggere anche l’assistenza ai disabili compiuta dai parenti e dai compagni, siano essi sposati in matrimonio o conviventi.

    Per saperne di più si consiglia lo speciale su 

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